In rete esistono numerosi servizi che promettono la cancellazione dei nominativi dagli elenchi dei cattivi pagatori dietro pagamento di un consenso. Non tutti sanno, però, che la cancellazione avviene in automatico e gratuitamente. Facciamo chiarezza sull’argomento.
È cosa nota che quando ci si ritrova ad essere stati segnalati come cattivo pagatore in una banca dati tenuta da Centrali Rischi e SIC, richiedere un prestito personale può diventare complesso.
Prima di erogare un finanziamento, infatti, le banche interrogano gli archivi delle varie Centrali Rischi e SIC che operano sul territorio italiano, per controllare se il richiedente ha ottenuto delle segnalazioni negative a suo nome per ritardi o mancati pagamenti di rate di prestiti.
Le Centrali Rischi e i SIC (Società di Informazioni Creditizie) sono infatti delle società, pubbliche (come ad esempio la Centrale Rischi della Banca d’Italia) o private (come ad esempio CRIF, Experian, CTC, …) che raccolgono informazioni su prestiti e finanziamenti. In queste banche dati sono contenute sia informazioni positive che negative.
A una persona sono associati dati positivi quando non ha mai avuto problemi ad ottenere prestiti e non ha mai avuto ritardi nel rimborso delle rate. Di contro, chi ha avuto problemi a pagare le rate alle scadenze prestabilite, ha ottenuto una segnalazione da parte della banca o della società finanziaria che ha erogato il prestito, e i dati sono quindi negativi.
Quindi, siccome le banche interrogano questi database per valutare l’affidabilità creditizia di chi richiede un finanziamento, avere dei dati positivi è un ottimo biglietto da visita. Quando ci si ritrova invece ad essere stati segnalati come cattivi pagatori, la presenza di dati negativi nella lista può avere conseguenze negative sull’accesso al credito.
Per questo motivo per tante persone sarebbe importante ottenere la cancellazione dall’albo dei cattivi pagatori.
Si Possono Cancellare i Dati?
Bisogna precisare, nonostante alcuni servizi sostengano il contrario, che non è possibile ottenere, su richiesta e dietro pagamento di denaro, la cancellazione dei dati negativi.
L’unica cosa che è possibile chiedere alle Centrali Rischi e ai SIC è la cancellazione dei dati positivi a nostro nome.
Però cancellare i dati positivi, cioè le informazioni che attesta che abbiamo sempre rimborsato regolarmente i prestiti, senza ritardi, non conviene. I dati positivi costituiscono infatti una referenza creditizia positiva, attestano che abbiamo sempre pagato tutte le rate nei termini previsti, e quindi sono un valore aggiunto quando si richiede un prestito.
Questo significa che quando si è cattivi pagatori, i dati negativi rimarranno archiviati per sempre? No.
I dati restano archiviati solamente entro i tempi previsti per legge, e indicati nel “Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti” stilato dal Garnate della privacy con il Provvedimento n.8 del 2004.
Scaduto il termine previsto a seconda dei casi, i dati vengono cancellati in automatico e in modo gratuito, senza bisogno di farne espressa richiesta.
Riportiamo i seguito i tempi di cancellazione automatica dalla lista dei cattivi pagatori:
- Cancellazione dopo 12 mesi dal momento in cui è stato regolarizzato il pagamento nel caso di una o due rate o mensilità pagate in ritardo (a condizione che in questi 12 mesi i pagamenti siano sempre puntuali)
- Cancellazione dopo 24 mesi dal momento della regolarizzazione del pagamento, in caso si siano avuto ritardi nel pagamento di tre o più rate o mensilità (a patto che in questi 24 mesi i pagamenti siano sempre puntuali)
- Cancellazione dopo 36 mesi dalla data di scadenza del contratto o dalla data dell’ultimo aggiornamento, nel caso di eventi negativi non sanati, come morosità, gravi inadempimenti, sofferenze, parecchie rate non pagate
Inoltre in caso di rifiuto di un finanziamento o di rinuncia alla richiesta di prestito da parte del richiedente, la cancellazione avviene dopo 6 mesi, qualora l’istruttoria lo richieda, o 1 mese.
Facciamo un esempio per chiarire meglio come funziona la cancellazione automatica da cattivi pagatori. Marco Rossi ha ottenuto un prestito personale da una banca e sta rimborsando le rate. Nel mese di marzo 2013 non riesce a pagare in tempo la rata mensile. Riesce a saldare la rata di marzo solo nel mese di giugno 2013. Ha quindi pagato con un ritardo di due mesi. Siccome questa è stata l’unica rata pagata in ritardo da Marco, che nei 12 mesi successivi ha sempre pagato alle scadenze prefissate da contratto,il suo nominativo viene cancellato dall’elenco dei cattivi pagatori 12 mesi dopo la regolarizzazione del pagamento, quindi a giugno 2014.
Cancellazione per dati inesatti o per truffa
Gli unici due casi in cui è possibile ottenere la cancellazione dei dati negativi presenti in un archivio dei cattivi pagatori a nostro nome sono il caso in cui si sia verificata una truffa o il caso in cui quei dati fossero inesatti.
Nel caso in cui qualcuno abbia indebitamente richiesto un prestito a nostro nome, senza che noi lo sapessimo, rubando quindi la nostra identità, e il nostro nome sia stato segnalato tra i cattivi pagatori per ritardi di pagamento, per prima cosa bisogna fare denuncia per truffa alle forze dell’ordine, e poi è possibile richiedere alla Centrale Rischi o SIC presso cui è avvenuta la segnalazione, di cancellare i dati.
L’altro caso in cui è possibile richiedere la cancellazione o la correzione dei dati, è quando questi siano inesatti. Siccome ogni persona può chiedere una visura alla Centrale Rischi per verificare i dati presenti a proprio nome, nel caso in cui si notino delle inesattezze, è possibile richiedere la correzione o l’aggiornamento dei dati.
In tutti gli altri casi non è possibile chiedere la cancellazione dal registro dei cattivi pagatori. Si consiglia quindi di diffidare di chi promette di poterlo fare.